Recentemente il Ministero della Salute ha istituito un Tavolo denominato “Gruppo Individuazione Formazione Prodotti Biocidi” funzionale alla definizione delle competenze e della formazione necessaria per il disinfestazione professionale, al fine dell’utilizzo di prodotti biocidi.
Si tratta di un primo ed interessante passo per dare corpo ad un’istanza che AIDPI sta portando avanti da tempo, ovvero il riconoscimento di quanto sia indispensabile una formazione adeguata ed approfondita per svolgere attività di Pest Control, utilizzando sostanze di questo tipo; una peculiarità che non può essere permessa all’utente finale.
Il primo atto del progetto è avvenuto lo scorso 7 luglio, con la prima riunione ufficiale del Gruppo, che si è svolta presso il Ministero della Salute, alla presenza di rappresentanti del Ministero stesso, di INAIL, di diverse Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta), di Assocasa e Federchimica e delle associazioni del settore Pest Management: per AIDPI ha partecipato il portavoce Pasquale Massara (nella foto).
Dalla voce di tutti i presenti è emerso con forza quanto sia urgente giungere ad una definizione chiara dei percorsi formativi, implementando sistemi di formazione e di certificazione degli operatori. Tutto ciò potrebbe portare alla definizione di una “qualifica”, alla stregua di quella che già viene rilasciata dalle Regioni per l’utilizzo di fitosanitari in campo agricolo, con le dovute differenziazioni visti i diversi ambiti di applicazione. Altro tema non da poco riguarda la commercializzazione: diversi sono i pareri sulle categorie professionali ammesse all’acquisto: da una parte c’è chi ritiene che questa peculiarità sia da riservare solo ai futuri possessori della qualifica o di quanto verrà implementato, dall’altra si opterebbe per una differenziazione delle tipologie di prodotti, limitando quelli di libera circolazione per non creare criticità al mercato. Interessante, a questo proposito, il parere di di AIDPI, espresso per voce di Massara, che consiglia di permettere la vendita ai possessori di Partita IVA, come parziale soluzione contro l’abusivismo.
In sintesi la posizione di AIDPI in merito alle tre figure di utilizzatori di biocidi, ovvero General Public, Professional e Trained Professional, è riassumibile nelle seguenti dichiarazioni dello stesso Massara: “Per quanto concerne il General Public – sostiene il portavoce di AIDPI – siamo di fronte ad un argomento che non è di nostra competenza: rimane il fatto che ci fa riflettere la prospettiva di consentire loro l’utilizzo di prodotti con quantità di principio attivo ridotto, a fronte della crescita negli infestanti del fenomeno della resistenza, spesso causate proprio da dosi di questo tipo. In merito alla categoria Professional, già nel corso di incontri passati avevamo condiviso l’idea di riservare a queste figure la possibilità di utilizzare prodotti professionali, anche a fronte dell’obbligo per il datore di lavoro di avere a disposizione personale formato come previsto dal Testo Unico 81/2008 sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro. Per questo motivo pare insufficiente riservare ai Professionisti unicamente i prodotti destinati al General Public. Per quanto concerne il Trained Professional il nostro suggerimento punta al rilascio di una qualifica sui tre livelli di servizio, contenuti nel D.M. 274/1997: Disinfestazione (C), Derattizzazione (D) e Sanificazione (E). Questo perché le aziende, non possiamo non tenerne conto, avranno costi per la formazione e una diversificazione di questo tipo consentirà loro di scegliere la qualifica più idonea per ogni addetto, al fine di svolgere una specifica attività, con una conseguente ottimizzazione delle risorse da investire. Infine ritengo funzionale che la formazione per ottenere tali qualifiche sia affidata alle associazioni di categoria del settore, meglio se certificate con la norma UNI EN 21001, comunque sottoposte al controllo delle Istituzioni Pubbliche. Si tratta di organizzazioni dinamiche in grado di adottare modalità formative flessibili a fronte di nuove tecniche o nuove disposizioni legislative, oltre ad essere realtà che conoscono molto bene il settore, in quanto in relazione costante con le imprese".
In conclusione il gruppo ha riaffermato ufficialmente la priorità di un piano di formazione, unita al rilascio di un’attestazione per utilizzatori professionali formati; ha poi definito le tipologie di biocidi da prendere in esame, ossia PT14, PT18, mentre i PT2, PT3, PT4 e PT5 potranno essere presi in esame in un secondo step dell’intero progetto. Si lasciano ad ulteriori approfondimenti gli aspetti legati all’acquisizione dei prodotti. A tutti i partecipanti, in merito a quanto discusso, è stato richiesto di elaborare propri contributi.